Possiamo dividere la chirurgia odontoiatrica in 4 tipologie di interventi:
La maggioranza degli interventi può essere effettuata a livello ambulatoriale, cioè in uno studio odontoiatrico, senza dover ricorrere ad interventi in ambiente ospedaliero.
Per mezzo dell’anestesia, della sedazione cosciente e con la gestione farmacologica pre e post-operatoria la chirurgia non deve spaventare in quanto il dolore è quasi sempre ridotto al minimo, sia durante che dopo l’intervento.
Quando necessario eseguiamo gli interventi utilizzando il microscopio operatorio che permette di avere un approccio minimamente invasivo e maggiore precisione operatoria.
Prevede l’estrazione di denti o radici non più mantenibili o di denti che, seppure sani, possono portare a problemi con il passare del tempo.
Un classico esempio sono i denti del giudizio che per motivi di spazio non erompono completamente in arcata e rimangono totalmente o parzialmente inclusi. Quando creano fastidio al paziente o potrebbero causare danni ai denti vicini è meglio estrarli. È sovente necessario eliminare questi denti, anche se in arcata, quando si esegue una terapia ortodontica.
Inoltre spesso sono difficili da pulire e quindi a maggiore rischio di carie e di danni parodontali a carico dei denti vicini.
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Fanno parte di questa categoria ad esempio gli interventi di gengivectomia e di frenulectomia. La gengivectomia comporta la rimozione di tessuto gengivale in eccesso, che si può formare per esempio a causa di una igiene orale non ottimale o con l’assunzione di alcuni farmaci.
La frenulectomia è la rimozione di un frenulo, una inserzione fibro-muscolare che a volte può essere causa recessioni gengivali oppure creare degli spazi (diastemi) tra i denti.
Chirurgia pre-protesica e pre-implantare
Sono interventi eseguiti sui tessuti duri e molli (osso e gengiva) per permettere o migliorare il posizionamento di impianti dentali, migliorare le condizioni di denti che supporteranno delle protesi fisse o l’adattamento di protesi mobili.
Il Rialzo del Seno Mascellare ci permette di aumentare l’osso nell’arcata superiore posizionando del materiale nei seni mascellari (cavità aeree che si possono espandere dopo l’estrazione dentaria lasciando una quantità d’osso troppo esigua per l’inserimento di impianti dentali). Viene creata una piccola finestra nell’osso e si inserisce nello spazio tra la membrana del seno e l’osso mascellare un innesto di materiali bio-compatibile che nell’arco di qualche mese diventerà osso e permetterà il posizionamento degli impianti.
La GBR (dall’inglese “Guided Bone Regeneration” ossia rigenerazione guidata dell’osso) è un intervento con il quale ricostruiamo l’osso che si è ritirato dopo l’estrazione di uno o più denti.
Lo eseguiamo utilizzando del materiale bio-compatibile o dell’osso preso in zone vicine a quella dell’innesto che viene posizionato proprio dove manca l’osso.